Continuano le polemiche intorno alle sorti di Prato, per quel che concerne i rapporti e la differenza di vedute tra la Regione e la Provincia rispetto al Comune. Riccardo Mazzoni, parlamentare del PDL e coordinatore provinciale dello stesso partito, accusa il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di voler svendere il know-how pratese ai cinesi. E' la reazione a quanto presentato oggi dal Presidente della Regione, dove tra le varie proposte figura quella di istituire un laboratorio di ricerca sul tessile insieme a ditte cinesi.
Ieri notte, durante l'operazione interforze eseguita dall’Unità edilizia e contrasto del degrado urbano della Polizia Municipale e dai militari del Comando Provinciale Carabinieri, coadiuvati dal personale del Dipartimento provinciale del lavoro, dell’Inps, dell’ Inail e dell’Unità igiene e sanità pubblica di Asl 4, sono stati sottoposti a controllo due laboratori adiacenti nei pressi di via Ceccatelli e via San Paolo.
Le modalità per l’appuntamento sono state le stesse del flash mob. Ma il risultato si è rivelato molto di verso dagli usuali intenti che usano il nuovo linguaggio comunicativo in voga sui nuovi media, soprattutto per l’inaudita violenza. Il tam tam per l’incontro nel centro di Torino è partito via sms: luogo,data e ora, ma l’oggetto era una rissa probabilmente tra bande rivali.
Nuova operazione antidroga operata dalla squadra mobile della Polizia di Prato. Sabato mattina una pattuglia delle forze dell'ordine ha arrestato un cinese trentenne nell'area cittadina ormai ribattezzata "chinatown" per la massiccia presenza di asiatici. Lo spacciatore (C. Q. Z, trenta anni, già fermato per rapina tre anni fa e condannato dal tribunale di Prato per quel reato) è stato fermato subito dopo aver venduto una dose di eroina ad un tossicodipendente italiano, che a sua volta è stato denunciato.
I controlli condotti dal servizio Cites del corpo forestale dello stato - relativi a sei negozi gestiti da cinesi in tutta l'Umbria - hanno condotto al sequestro di circa 700 chili di alimenti risultati con etichette non conformi alla legge o illeggibili in tre negozi gestiti da cinesi a Perugia. Ai titolari sono state comminate sanzioni amministrative per 11 mila euro.
Ancora un episodio di degrado e violenza nella comunità cinese. Movente, forse, la gelosia. La scorsa notte, intorno all'una, un uomo di 35 anni ha colpito ripetutamente all'addome con un utensile accuminato una compagna di lavoro, di 40 anni, causandole ferite gravissime ed emorragie. Il fatto è accaduto all'interno di una pelletteria di San Colombano, frazione di Scandicci. Feritore e vittima sono entrambi operai cinesi; lui abita a Scandicci, lei a Lastra a Signa. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri; dovrà rispondere di tentato omicidio.
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