Tesionline ha lanciato un sondaggio per conoscere il punto di vista dei “dottori” su un tema che, nonostante la specifcità geografca, riguarda tutti. E per dare voce a chi oggi non è ascoltato, ma, domani, sarà la nuova classe dirigente del nostro Paese.
Progetto contestato e ambizioso, opera faraonica e dannosa o opportunità irrinunciabile di crescita? L'Alta Velocità Torino-Lione spacca il Paese, ma un po' meno i laureati italiani, che si dicono favorevoli alla sua realizzazione. Tesionline, il più famoso sito per laureandi e laureati dove è possibile archiviare e consultare tesi di laurea, master e dottorato, creare un profilo utile alle aziende e trovare i contatti per il lavoro giusto, ha chiesto ai “dottori” cosa pensano della TAV. E il risultato sembra andare controtendenza rispetto all'opinione comune: degli 11.968 laureati che hanno votato il sondaggio proposto, il 39% ha detto che l'opera deve essere portata a termine. Contrario il 35% dei votanti. Non sa cosa dire, invece, il 26%.
Un dato importante, che pur non essendo statisticamente determinante, indica comunque una tendenza forte. Chi ha votato ha potuto anche esplicitare perché, selezionando al massimo tre risposte tra le opzioni date. I favorevoli sono convinti soprattutto (23,4%) che il “corridoio” che unirà Lisbona a Kiev ridurrà l'inquinamento in Val di Susa perché sposterà su rotaia le merci che ora corrono sui Tir e grazie all'elevata tecnologia riuscirà a contrarre l'attuale inquinamento acustico del 90%. Altri (22,6%) dicono sì perché – dichiarano – rilancerà l'economia, visto che il nostro Paese rappresenterà uno snodo fondamentale di una rete che collegherà l'intera Europa, e permetterà di contribuire all'ammodernamento del nostro sistema infrastrutturale. Per il 18,2% di loro è giusto che decisioni del genere vengano prese ad alti livelli e non dalla gente comune che non ha adeguate competenze, mentre per il restante 15,3% il cantiere è importante perché porterà lavoro anche in Val di Susa, dal momento che una parte della forza lavoro impiegata sarà residente lì.
Per quanto riguarda il fronte del no, la motivazione principale (21,1%) è che l'investimento economico è sproporzionato e durerà anni, e potrebbe essere invece utilizzato per potenziare la linea ferroviaria già esistente.
Molti (20,4%) sono convinti anche che la TAV sarebbe sottoutilizzata visto che il traffico sulla direttrice TorinoLione è in continua diminuzione, specialmente quello che passa attraverso il Frejus, e altri (19,7%) credono che il territorio verrà snaturato, e comunque la valle ha già dato un ampio contributo ai collegamenti con la Francia, con l'autostrada, il traforo del Frejus, due strade statali e una linea ferroviaria. Scavando nella montagna per la realizzazione del tunnel – commenta il 17,5% dei contrari – si diffonderanno le polveri di amianto e uranio trovate anni fa, con pericoli enormi per la salute della popolazione locale e dell'ambiente. Infine, il 15,3% dice di non essere d'accordo all'opera perché non ridurrà affatto l'inquinamento come invece sostengono altri.
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