Francesco Grandolfo ha 19 anni e va ancora a scuola (frequenta l'ultimo anno all'Istituto Tecnico Euclide di Bari), ma sui campi di calcio è già conosciuto. Diciassette reti all'attivo con la Primavera del Bari e due presenze in serie A con Bortolo Mutti. "Sento di poter far parte di questo gruppo e se la società sarà d'accordo, sarei ben felice di disputare la serie B". Contro il Lecce è andato vicino al gol in più di un'occasione, segno che da buon barese (ad oggi vive a Casamassima), ha sentito parecchio la sfida con i salentini. "E' stata un'emozione incredibile giocare al San Nicola proprio contro il Lecce. Avrei voluto segnare, così come ho già fatto con la Primavera". Infatti tra le sue reti sotto la guida di Pietro Maiellaro (elogiato per averlo trattato sempre come un figlio) se ne annoverano proprio due contro i giallorossi. Volto nuovo della massima serie, il paragone con altri giocartori è inevitabile. "Non avevo mai pensato di essere simile a Foloccari. Mi lusinga molto. A dire il vero ho sempre ammirato Gilardino e mi rivedo in parecchi suoi movimenti". Sull'ultima partita del Bari ha poi concluso: "Spero che Mutti mi dia ancora un'occasione per giocare a Bologna".
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